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Data di pubblicazione: 09 maggio 2004

Milano. Molti automobilisti non hanno paura delle telecamere

Corriere della Sera
Lombardia
«Irriducibili. A Milano c’è una categoria di automobilisti indisciplinati che non si arrende neppure di fronte alle telecamere e alla decurtazione dei punti». L’assessore ai Trasporti e alla Mobilità Giorgio Goggi riflette sui primi dati a base locale del Ministero dei Trasporti. I milanesi prendono una multa inghiottipunti ogni dieci minuti.

«Centosessanta sanzioni con decurtazione del punteggio al giorno, a prima vista, è un numero di contravvenzioni elevato. Soprattutto dal momento che fa riferimento solo ai residenti a Milano».
Eppure...

«Bisogna ricordare che, negli ultimi anni, la capacità di sanzionare della Polizia municipale è cresciuta. Sia con il potenziamento del numero dei vigili, arrivati a tremila, sia con l’introduzione delle telecamere».
E quindi?

«Le infrazioni, con ogni probabilità, sono sempre state molte. Adesso semplicemente la Polizia municipale riesce a individuare più facilmente i trasgressori».
Tutto qui?

«A Milano il numero di multe risulta elevato anche perché ci sono sistemi di rilevazione efficienti. In nome della trasparenza».
Che cosa intende dire quando parla di indisciplinati irriducibili?

«Da un’indagine realizzata, targhe alla mano, sui trasgressori delle corsie preferenziali risulta che a violare il codice della strada è un numero ristretto di automobilisti. Che accumulano multe su multe. Il discorso vale anche per le altre violazioni delle norme della strada. La percentuale di cittadini davvero indisciplinata non risulta superiore al 6 per cento».
C’è chi accusa il Comune di volere fare cassa con le contravvenzioni.

«Niente di più falso».
Ma con l’introduzione di nuove telecamere il numero di sanzioni è destinato a salire. Così come il numero di punti decurtati dalla patente.

«Entro il 2004 saranno introdotti altri 17 occhi elettronici. Anche per controllare la velocità e fotografare le auto che passano con il rosso. Di qui anche la decurtazione del punteggio».
Finora ci sono una telecamera mangiapunti al semaforo di via Francesco Sforza, quattro autovelox in zona Monte Ceneri-Serra.

«Saranno installati occhi elettronici mangiapunti nelle zone più a rischio incidenti di Milano. Da viale Scarampo a viale Zara fino a Lorenteggio e Rembrandt».
Ma la prevenzione stradale si fa solo a colpi di multe?

«No. Un sistema ormai rodato di prevenzione permette di rilevare le strade della città più pericolose. Con un’analisi dei dati sugli incidenti. Per sferrare poi anche altre contromisure. Dall’introduzione di nuovi sensi di marcia alla realizzazione di una segnaletica più efficiente fino a una riduzione dei limiti di velocità».
I risultati sono soddisfacenti?

«Dal 2000 al 2003 il numero di incidenti mortali è diminuito del 40 per cento. Ma la battaglia in nome della sicurezza non finisce qui. Ancora in troppi per esempio, oggi a Milano, bruciano i semafori. È una leggerezza, commessa magari a notte fonda in una strada senza traffico, che può costare la vita».
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